L'Italia ha inviato a Beirut due C-130 della 46ª Brigata aerea dell'Aeronautica militare con otto tonnellate di materiale sanitario e squadre dei Vigili del fuoco e del Nucleo nucleare-biologico-chimico-radiologico (NBCR) coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile[68]. [10][11] Per la mattina del 5 agosto foto satellitari hanno mostrato che l'incendio principale era stato spento. La nave da carico Raouf H era la più vicina al luogo dell'esplosione. [16] Ospitava un silos per il grano che fungeva da riserva strategica per il paese. [20] Gli avvocati hanno sostenuto il rimpatrio dell'equipaggio per motivi umanitari, a causa del pericolo rappresentato dal carico ancora a bordo della nave e un giudice ha permesso il loro rimpatrio dopo essere rimasti bloccati a bordo della nave per circa un anno. In prima battuta, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, almeno 10 sarebbero state le vittime causate dalla tremenda esplosione, oltre a centinaia i feriti. Ad opera di chi? I danni si estendono su oltre la metà di Beirut, con il costo probabile superiore a 10 miliardi di dollari; Il 90% degli hotel della città è stato danneggiato e tre ospedali sono stati completamente distrutti,[44][45] mentre altri due hanno subito danni. Venendo alle reazioni internazionali, segnaliamo le parole di vicinanza di Papa Francesco: “Preghiamo per le vittime e per i loro familiari, e preghiamo per il Libano, perché con l’impegno di tutte le sue componenti sociali politiche e religiose possa affrontare questo momento così tragico e doloroso, e con l’aiuto della comunità internazionale superare la grave crisi che sta attraversando”. Una violenta esplosione occorsa al porto di Beirut è stata avvertita in tutta la città: adesso una coltre di fumo intensa copre la visuale. Diversi Stati hanno espresso solidarietà illuminando molti monumenti con i colori della bandiera libanese, tra cui il Burj Khalifa a Dubai, le Grandi Piramidi di Giza con la Piramide di Cheope, la Torre Azadi a Teheran e il municipio di Tel Aviv. Come riportato da una fonte ad Al Jazeera: “La forza dell’onda d’urto è stata violenta. Un viaggio, anche personale, tra le griglie geografiche sovrapposte di una città troppe volte ferita. Subito dopo la tremenda esplosione (che sembra quasi quella di una bomba atomica) un colonna di fumo intenso si è innalzata dal luogo dell’esplosione e arriva sino al cielo. Altri incendi con sucessive esplosioni si sono verificate ad Halifax (Nuova Scozia, Canada) il 6 dicembre 1917, a Tientsin (Cina) nel 2015, ma in questi e in altri casi erano presenti anche altre sostanze esplosive, oppure si trattava di impianti per la produzione di composti a base di nitrato d’ammonio. Sia Israele che alti funzionari di Hezbollah hanno escluso il coinvolgimento israeliano nell'esplosione, affermazione diffusa tramite i social media. [33] Il direttore generale della pubblica sicurezza ha dichiarato che l'esplosione è stata causata dal nitrato di ammonio che è stato confiscato dal Rhosus. Trattenendo a stento le lacrime, il governatore della capitale libanese – parlando ad un’emittente locale – ha paragonato le esplosioni odierne a quelle tristemente note che hanno devastato Hiroshima. Propretario/Editore: O. I. Obiettivo Investigazione, Sede dell'associzazione: Via Giovanni XXIII 1/1 Monteriggioni (SI), Ci dispiace, ma abbiamo disabilitato la funzione "tasto destro", È sufficiente una semplice ricerca sul più comune motore di ricerca per riscontrare simili disastri scaturiti da grandi depositi di nitrato d’ammonio. Sono immagini che mettono i brividi ed è possibile notare la violenza dell’onda d’urto anche dal fatto che spesso le persone che filma non riescono a rimanere in piedi. In realtà, il governo libanese ha dichiarato – il presidente Michel Aoun, citato dalla Bbc online e rilanciato dall’ANSA – che a provocare le esplosioni che hanno devastato Beirut è stato un incendio in un deposito nel porto di Beirut dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave. Una delle lettere spedite nel 2016 indicava che i giudici non avevano risposto alle precedenti richieste e "suppliche": «In considerazione del grave pericolo di mantenere queste merci nell'hangar in condizioni climatiche inadatte, riaffermiamo la nostra richiesta di richiedere all'agenzia marittima di riesportare immediatamente tali merci per preservare la sicurezza del porto e di coloro che vi lavorano, o di cercare di accettare di vendere questa merce», Poco dopo le 18:00, i vigili del fuoco furono inviati per estinguere un incendio nel magazzino del porto di Beirut. Tra i feriti – colpiti fortunatamente in maniera non grave – anche due militari italiani del contingente presente in Libano. Per il momento sono disponibili pochi dettagli dell’accaduto. Trump: “Nessuno sa la causa”, Gnabry Pro 0:6 Dalla Spagna: sono terribilmente arrabbiato e sconvolto. Oltre ad altri Stati che hanno fornito aiuti, e altri si sono offerti di farlo. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 26 ott 2020 alle 21:27. Ci sono stati problemi con la lingua dei segni e la comunicazione, Luis Enrique Pro 6:0 con la Germania: sfortunatamente, queste serate sono rare. [40] All'interno dell'area portuale, l'esplosione ha distrutto una sezione del litorale. Il 23 settembre 2013, la nave da carico di proprietà russa battente bandiera moldava MV Rhosus salpò dal porto Batumi in Georgia diretta a Beira in Mozambico, con un carico di 2750 t di nitrato di ammonio.
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