«Sarebbe stato un principe eccellente se avesse avuto in sorte di vivere nel secolo giusto» disse il cronista Pierre de L'Estoile alla morte del re per ricordare che, nonostante la sua particolare personalità e l'esplosione di odio a cui dette luogo, Enrico III aveva anche le sue qualità.[35]. [2] L'8 febbraio 1566, divenne duca d'Angiò. Fu consacrato a Reims il 13 febbraio 1575 con il nome di Enrico III e il 15 febbraio sposò Luisa di Lorena-Vaudémont. Figlio di Enrico II e di Caterina de’ Medici, fu l’ultimo re della dinastia Valois. La escena se enmarca en las arquitecturas pintadas para él por el quadraturista G. Mengozzi Colonna. Il 17 … Guarda le traduzioni di ‘Enrico II di Francia’ in Greco. Oltre alla nuova costituzione a Enrico furono presentate anche altre proposte: le sue rendite francesi avrebbero dovuto ripagare il debito della Polonia, pagare l'esercito polacco, creare una flotta per lo stato, dare nuovo lustro all'università di Cracovia permettendo scambi culturali con la Francia e l'Italia e infine sposare la sorella del defunto re, Anna Jagellone. Nel corso di quest'ultima il principe di Condé rimase ucciso. Enrico III in effetti cominciò a temere più le ambizioni della lega che i protestanti. [...] Io voglio essere il re e non più prigioniero e schiavo come sono stato dal 13 maggio fino a questo momento, nel quale riprendo a essere re e padrone». Questa decisione colse di sorpresa Caterina de' Medici che stava trattando per un possibile matrimonio con la figlia del re di Svezia, infatti non vi erano alcune ragioni politiche per queste nozze, la futura regina infatti «portava in dote unicamente la bellezza, la gentilezza [e] l'abnegazione totale al marito», scrive Benedetta Craveri.[35]. In particolare il duca d'Alansone, alleato al re di Navarra, nei mesi precedenti la morte di Carlo IX si era posto a capo di una serie di complotti orditi dal gruppo dei Malcontent, fazione politica formata da protestanti e cattolici moderati. 1572). [23], Nel frattempo, il re aveva ordinato a dei commissari di informarsi sul riscatto del demanio e sul modo di alleggerire l'imposizione fiscale al popolo. [14] In Polonia Enrico procrastinò alcuni passi che lo avrebbero legato strettamente al regno, come il matrimonio con la sorella del re, ben più vecchia di lui e assai poco attraente. Ma l'unione dei cattolici associati e dei protestanti rispose organizzando il governo delle provincie del sud e del centro. Il cambio di dinastia non permise la riabilitazione di questo re beffeggiato, nonostante le perorazioni della regina Luisa e della duchessa di Angoulême. Esitava, tuttavia, a dichiarare la guerra agli eretici. Perciò, per espiarli, spesso si ritirava per giorni interi nei monasteri a mortificarsi o in ritiri spirituali, alternando questi periodi di crisi mistica a cui obbligava l'intera corte a periodi di vita più mondana, esponendosi al biasimo dei sudditi. D'altra parte, Enrico III organizzò diverse riforme importanti, soprattutto riforme monetarie che dovevano sistemare i problemi finanziari del regno. ENRICO III re di Francia. [10][11], Le trattative per conto del duca d'Angiò furono portate avanti da René de Villequier, Philippe Hurault de Cheverny e il cancelliere René de Birague. Por favor, inténtalo de nuevo más tarde. [16], Malgrado questo, Enrico si trattenne diversi giorni in Savoia, dove si fece convincere dallo zio a ottemperare alle cessioni di alcune città piemontesi previste dal trattato di Cateau-Cambrésis, che non erano mai state attuate, malgrado la regina madre lo avesse pregato nelle sue lettere di non fare concessioni ai suoi favoriti o di prendere decisioni importanti prima del suo rientro. Sempre alla ricerca dell'eleganza, curava molto il suo aspetto. La regina Luisa era molto importante nella vita spirituale ed emotiva del re, e i due avevano molta intimità. 3, Parigi 1867; G. Picot, Histoire des Étas généraux, III, Parigi 1888; H. de l'Epinois, La Ligue et les papes, Parigi 1886; M. Hume, Philippe II of Spain, Londra 1897; I. Raulich, Storia di Carlo Emanuele I duca di Savoia, Milano 1896; J. H. Mariéjol, La Réforme et la Ligue, in Lavisse, Histoire de France, VI, Parigi 1904. di Rosario Russo - Productos que has visto recientemente y recomendaciones destacadas, Selecciona el departamento que quieras buscar. L'ammiraglio spagnolo di Santa Cruz fece divulgare la relazione riguardante i morti e i prigionieri giustiziati nei modi più crudeli, tanto che l'opinione pubblica, il re e la regina madre furono duramente colpiti dal disastro militare: «se possibile dobbiamo vendicarci al più presto», affermò il sovrano. Finalmente, il 29 dicembre, nel consiglio dichiarò di voler ristabilire l'unità religiosa. Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande, è stato re di Francia, primo della dinastia Borbone. Chenopodium bonus-Henricus): ha fusti poco ramosi, foglie triangolari, ondulate al margine, grassette... Figlio (Pau 1553 - Parigi 1610) di Antonio di Borbone e di Giovanna d'Albret. Enrico III credette utile servirsi delle forze della Lega e farsene capo.
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