Mostrare Cristo agli altri, in modo tale che la sua persona appaia, Paolo, in un passo della sua lettera ai Galati (6:17), dichiarò di avere sul suo corpo il. 2. - Discepolo di Gesù, cui lo condusse Filippo; menzionato solo da Giovanni (1, 45-50; 21,2) come nativo di Cana, e, benché assente dalle liste dei Dodici, identificato tradizionalmente con Bartolomeo, intendendo questo nome come patronimico ("figlio di Tolomeo") e N. ("Dio ha donato") nome personale. “C’era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta sua sorella. - Discepolo di Gesù, cui lo condusse Filippo; menzionato solo da Giovanni (1, 45-50; 21,2) come nativo di Cana, e, benché assente dalle liste dei Dodici, identificato tradizionalmente con Bartolomeo, intendendo questo nome come patronimico ("figlio di Tolomeo") e Natanaele ("Dio ha donato") nome personale. Natanaele, seguendo il consiglio di Filippo, s’incammina per andare da Gesù. Guardami e vedrai che “sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Ga 2:20). Seguiamo, perciò, l’evangelista con la giusta curiosità (cioè con “l’acuto... Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe». Senza l’intervento di Dio non potremo mai comprendere la vera natura di Gesù. Anche per lui la prima preoccupazione è di far conoscere ad altri la sua scoperta: parla di Cristo allo scettico e prevenuto (molto campanilista) Natanaele che gli risponde: “Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?”. Noi, attraverso i Vangeli, abbiamo la possibilità di “stare” con Gesù, come i discepoli. Il disprezzo – quasi razzista – verso questa cittadina è palese. Richiedi altre pubblicazioni curate da A.S.P.E. Perché? scrittura 'quadrata' è molto più tarda. Nel suo comportamento si scorge una verità piuttosto diffusa nella Scrittura: Dio è alla ricerca dell’uomo. Il primo episodio che prenderemo in esame è quello che dà il titolo alle nostre riflessioni: “Vieni a vedere Gesù”. Così si incamminano per andare incontro a Gesù che si dirigeva verso di loro e che rivolgendosi a Natanaele dice: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità!”. Mi è capitato di voler esperimentare la realtà della cecità, camminando a occhi chiusi in una strada che conoscevo bene, dopo essermi accertato che... L'Evangelo scritto da Giovanni sembra rispondere all'invito di Filippo di andare a vedere Gesù. All'inizio non credeva che Gesù potesse essere qualcosa di buono, ma alla fine lo riconobbe come "il Figlio di Dio, il re di Israele". Vide Gesù risorto presso il mare di Galilea Gv 1:45-49; 21:2. Nĕtan'ēl, gr. La sorgente della vita
Il nostro unico desiderio è di portare le persone a Cristo. - Associazione Stampa Pubblicazioni Evangeliche, Via Colonnetta, 80 – 66100 Chieti Scalo – Italia. Questo “marchio” erano i segni delle sofferenze che gli sono state inflitte a causa della sua fede; inoltre in lui era più che evidente il segno della grazia di Dio. Ciò che ha dato coraggio al figlio di tornare è la consapevolezza che il padre, in un modo o nell’altro, lo avrebbe accolto. Costoro erano al seguito di Giovanni (l’altro Giovanni, definito il Battista, così chiamato perché la sua maggiore attività, oltre quella di predicare il ravvedimento e di annunciare l’imminente arrivo del Messia, era quella di battezzare), ma quando appare sulla scena Gesù, lasciano Giovanni e seguono il Maestro, incoraggiati dallo stesso, per nulla geloso.Siamo agli esordi della vita pubblica di Gesù. Uno dei capi del re Giosafat (3) mandati a insegnare la legge nelle città di Giuda (1) 2Cr 17:7.. 2. Allo scettico Natanaele Filippo risponde: Un po’ più avanti del suo scritto (12:21) Giovanni racconta un episodio in cui è sempre protagonista Filippo.
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