I versetti citati rispecchiano l'accordo da lui imposto fra i due rami della famiglia sacerdotale che si erano separati al tempo di re Salomone: il primo facente capo a Zadok, che era stato nominato sommo sacerdote, carica che rimase alla sua famiglia fino alla distruzione di Gerusalemme da parte di Nabuccodonosor; l'altro facente capo al figlio di suo fratello Achimelek, Ebiatar, che era stato esiliato da Salomone ad Anatot (di questo ramo della famiglia sappiamo poco, ma tra i suoi componenti di spicco ci fu lo stesso profeta Geremia). Erode, di origine edomita, ne approfittò per ottenere il favore dell'imperatore romano e farsi nominare re della Giudea. Famiglie che già in partenza erano dotate di larghi mezzi finanziari e che indubbiamente, grazie non solo alla naturale inclinazione della razza, ma anche e soprattutto alla solidarietà reciproca, continuata nel corso dei secoli, dovettero migliorare enormemente la loro posizione economica e sociale. Nel 1600 esistevano logge formate da soli "Accettati" che annoveravano i più cospicui personaggi dell'epoca, fra cui Newton. Esdra è una figura fondamentale nella storia del popolo ebraico e della famiglia sacerdotale in particolare. Il personaggio maschile non ha bisogno di presentazione. Figli di Ruben, primogenito d’Israele: Enoch, Pallu, Chezron e Carmi; queste sono le famiglie di Ruben. L'idea che qualcuno abbia voluto cancellare la famiglia di Mosè dalla storia di Israele, sembra incomprensibile. Il che, in un libro come Deuteronomio, che doveva costituire il fondamento della legittimità delle cariche politiche e religiose in Israele, è inammissibile. Figli di Gherson: Sebuel il primo. La genealogia di quest'ultimo è perfettamente nota dai libri di Samuele: era fratello di Achimelek, entrambi figli di Achitub, figlio di Fineas, figlio di Eli, gran sacerdote a Silo ai tempi di Samuele. 17 Figli di Gherson: Libni e Simei secondo le loro famiglie. La censura dei testi dovette esercitarsi nel modo più discreto e leggero possibile, limitandosi a cancellare qualche riga qua e là e a sopprimere o modificare qualche nome. 23 Per fede Mosè, appena nato, fu tenuto nascosto per tre mesi dai suoi genitori, – Amram e Iochebed, perché videro che il bambino era bello; e non ebbero paura dell’editto del re. 8,15-18). Ma sono sempre associati in un'organizzazione occulta, riservata solo a loro, com'era alle origini? Amran, padre di Mosè. Esistono indicazioni sufficienti per affermare che questa operazione fu effettuata soltanto dopo il rientro dall'esilio Babilonese e per individuarne l'autore nel sacerdote Esdra. La famiglia sacerdotale di Gerusalemme rimase come unico elemento di unità del popolo ebraico e raggiunse il culmine della potenza e della ricchezza. Quanto ad una autorità politica propria, Mosè si limita a raccomandare che se mai il popolo dovesse ravvisare la necessità di avere un re, esso dovrà essere scelto e consacrato dal sommo sacerdote e preso da una delle tribù di Israele, non fra gli stranieri (Dt.17,14-20). [14] Nel XVII secolo, il gesuita Athanasius Kircher sostenne che anche i cinesi fossero discesi da Cam per tramite degli Egizi.[15]. Evidentemente era diventato troppo potente, tanto da sfuggire al controllo. Quel che deve essere accaduto è che fu ritrovato non il libro originale, che era in esemplare unico, ma una delle copie didattiche prodotte dal re Giosafat, grossolanamente censurata. Obab era fratello di Zippora e quindi cognato di Mosè; lo incontriamo per la prima volta in Numeri 10, quando Mosè si accinge a lasciare il monte Horeb. Dice soltanto che dovrà essere unico e che nessun sacrificio sarà permesso all'infuori di esso. Ai tempi della spartizione del territorio fra le tribù di Israele, quindi, Silo era in assoluto la città più importante di tutta la Palestina. Giuseppe Flavio, in un famoso passo delle Antichità Giudaiche (il cosiddetto Testimonium Flavianum, libro XVIII, III, 3) scrive testualmente: "Allo stesso tempo visse Gesù, uomo saggio, se pure lo si può chiamare uomo; poiché egli compì opere sorprendenti e fu maestro di persone che accoglievano con piacere la verità. Martino Polono (1250 circa), versioni tarde della Mirabilia Urbis Romae, e il Chronicon Bohemorum di Giovanni di Marignola (1355) fanno di Janus (Giano) (cioè la divinità romana) il quarto figlio di Noè, che si trasferì in Italia, inventò l'astrologia e istruì Nimrod. Il generale romano aveva un handicap terribile nella sua corsa alla porpora imperiale: era squattrinato (è sempre Svetonio che lo conferma), mentre per diventare imperatore aveva bisogno di larghissimi mezzi finanziari. E una censura, quindi, rivolta specificamente alla famiglia di Mosè e ai suoi figli, che vengono rimossi accuratamente. Dalle informazioni storiche che possediamo è legittimo supporre che Giuseppe Flavio e gli altri sacerdoti che erano con lui abbiano svolto un ruolo decisivo nella nascita ed affermazione della Chiesa cristiana. Quasi certamente non una sola persona; sulla base del testo, infatti, è possibile individuare i principali responsabili. A questo punto cominciano a riemergere nuove prove a favore della famiglia di Mosè. Egli consegnò anche ai romani molti altri tesori del tempio, ed anche una buona parte degli ornamenti sacri, grazie a cui, anche se prigioniero di guerra, ottenne l'amnistia riservata ai disertori.". Fra i discendenti di Eleazaro Eli non figura da nessuna parte, segno certo che Eleazaro non aveva niente a che vedere con Silo e con la sua famiglia sacerdotale; e d'altra parte nessuno dei personaggi che figurano nella lista viene mai citato nei primi libri della Bibbia, fatta eccezione per suo figlio Fineas (omonimo del figlio di Eli), che compare in relazione a fatti accaduti durante l'esodo. In terzo luogo ci fornisce l'evidenza che la famiglia di Mosè ha svolto un ruolo di primo piano nella vita religiosa e politica di Israele. Aronne, infatti, viene definito più volte suo fratello; il primo ad indicarlo come tale fu lo stesso Jahweh, in Esodo 4,14. Sottolinea però un fatto importante e cioè che fu in ogni caso dalla penna di Esdra che uscì la versione della Bibbia che leggiamo oggi, con pochissime varianti. Per una qualche ragione che sfugge alla comprensione, nessuno ha mai osato indagare questo argomento. O meglio, non lo scrisse in un libro destinato al pubblico. Nota: La Versione dei Settanta (Septuaginta in latino, indicata anche, secondo la numerazione latina, con LXX o, secondo la numerazione greca, con la lettera omicron seguita da un apice O‘) in greco della Genesi cita un ulteriore figlio di Jafet, "Elisa", tra Javan e Tubal, tuttavia, siccome questo nome non si trova in nessun'altra fonte antica, né in I Cronache, è quasi universalmente accettato che sia un duplicato di Elisha, figlio di Javan.
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