C’è da considerare che quando Alarico invade Roma, che si diceva caput mundi, non era più la capitale dell’impero romano, perché Costantino, l’imperatore che rese possibile il trionfo del cristianesimo nell’Impero, aveva fondato una nuova capitale, Costantinopoli, sul luogo dell’antica Bisanzio. La Leggenda del Tesoro di Alarico da sedici secoli mantiene gli occhi puntati sulla città di Cosenza, dove secondo la tradizione è sepolto, nel letto del fiume Busento, il tesoro del grande re Visigoto Alarico. Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. STPFNC76B24G975M ● REA CS 229619 ● Info: 366.1385153 ● Email: francesco.stuppello@eosmail.it ● p.e.c. Durante il viaggio morì, presumibilmente per febbri malariche, Alarico che chiese di essere sepolto nel letto del fiume Busento. In modo particolare a Roma, il centro di dominio e divulgazione greco-latina che diventerà poi luogo di consacrazione e diffusione del Cristianesimo. E allora, perché non autorizzare gli scavi? Eccome se ci sono: profonde ferite nella roccia non lasciano dubbi su quanto a lungo si sia scavato. Il progetto artistico “Mito sepolto” – Alarico e la leggenda dei due fiumi, elaborato dall’Associazione culturale Vertigo Arte di Cosenza, e voluto da questa Amministrazione comunale e dal suo Sindaco Arch. La regione dei Bruzi è posta all’estremo meridionale dell’Italia; il suo angolo inizia dal monte Appennino, e come spingendo una lingua al mare Adriatico dal Tirreno, preso il nome dalla regina Bruzia. Il popolo germanico dei Goti era considerato barbaro perché non parlava né greco né latino e, in senso traslato, indicava per i greci il “forestiero”. ♦La leggenda di Alarico e della sua sepoltura nel Busento ha ispirato la poesia di August Graf von Platen, “Das Grab im Busento” (La tomba nel Busento), con una rappresentazione romantica della morte e della sepoltura di Alarico. Qui scorre il Busento e su un alto costone roccioso, ecco due misteriose aperture. Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.Codice HTML non è permesso. }
Aggiunto da Falco Brianzolo
Sono davvero difficilmente raggiungibili, ma la curiosità di vedere con i nostri occhi il luogo che potrebbe conservare le spoglie del mitico re Alarico è più forte di ogni altra cosa.
Tutte queste “notizie” si desumono da alcuni passaggi delle opere di Giordane che, a sua volta, aveva tratto ispirazione dalla «Historia Gothica» di Cassiodoro di Squillace, braccio destro di Teodorico. Daniel Costa, che ha pubblicato il volume The Treasury of Alaric, sostiene che in esso era compreso il forziere contenente antichi documenti ebraici, come pergamene, rotoli, codici, monete d’oro e d’argento e, fra i tanti cimeli storici, anche il candelabro a sette bracci d’oro massiccio, rappresentato nell’arco di Tito a Roma. Giunti a Cosenza, la malaria colpì il re e i soldati lo seppellirono nell’alveo del fiume, deviarono il suo corso e uccisero tutti gli schiavi e i prigionieri che avevano partecipato alla sepoltura, in modo che nessuno potesse svelare il segreto. Non è solo il capoluogo di Cosenza, con tanto di polemica per quanto fatto dal sindaco Mario Occhiuto sulla vicenda, a essere interessata dal caso, bensì anche il territorio cratense di Bisignano, dove la leggenda è stata tramandata nel corso dei secoli e ancora oggi sono molti gli abitanti del Paese dei Nobili che sostengono la bontà di tutto ciò. var fillCaptcha = function(response){
L'economista Jacques Sapir declina il sovranismo in almeno tre forme di cui la prima consiste nel sovranismo sociale. Le fonti antiche sulla morte di Alarico sono una sintetica notizia di Isidoro, che registra solo la morte, genericamente “in Italia”. Si dice che qui visse anche un eremita, per lungo tempo.
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Ma tutti i loro tentativi si sono rivelati finora inutili. e la crisi della sinistra
Non so se siano state trasmesse leggende popolari genuine, segno di memoria storica. Che non sarebbe neanche trascurabile: si parla di 25 tonnellate d’oro e 150 d’argento. Si vede chiaramente anche una sorta di piccolo altare scavato nella roccia. La poesia è stata tradotta in italiano da Giosuè Carducci. Towel Day: perché si festeggia l’Asciugamano. (function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = "https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js"; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })(); Il fascino di questa leggenda, assunta quasi a verità nella città di Cosenza, ha portato turisti da ogni parte del mondo alla ricerca della tomba del re Alarico.
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