Fu anche duca di Carinzia come Enrico III. Otto III (June/July 980 – 23 January 1002) was Holy Roman Emperor from 996 until his early death in 1002. Terre, contee, palazzi e privilegi furono concessi in dono alla Chiesa tedesca e ai vescovi, che acquistarono un ruolo politico molto importante nella storia di questo paese. Per dinastia ottoniana, chiamata anche dinastia dei Liudolfingi, si intende la casata di imperatori del Sacro Romano Impero, originaria della Sassonia, che regnò ininterrottamente dal 962 al 1024, prendendo il nome dal capostipite, Ottone I. Enciclopedia dei ragazzi (2006), Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 80 (2014). Esercitò la sua supremazia anche in Italia e sul papato. Due anni dopo, comunque, anche San Leo dovette capitolare e Berengario e Willa furono portati prigionieri in Germania. Non era prassi all'epoca che vi fossero diritti al trono per gli appartenenti alle linee collaterali della famiglia regia, quindi la successione non fu immediata. Alla morte di Ottone II, il figlioletto Ottone III aveva appena tre anni, per cui l'Impero venne tenuto in reggenza da Teofane. La regina riparò nel castello di Canossa invocando l'aiuto di Ottone. Rientrato in Roma, O. non fece rappresaglie, limitandosi a far rieleggere Leone in un nuovo concilio, in cui depose Benedetto V che condusse con sé in Germania. Ottone fu costretto ancora una volta a scendere in Italia. Ottone affidò le circoscrizioni comitali di Germania a membri dell'alto clero tedesco, scegliendo come vescovi uomini a lui fedeli, cercando così di frenare la "privatizzazione" di tali cariche, sottraendole alle mire dell'aristocrazia che cercava di renderle ereditarie. All structured data from the file and property namespaces is available under the. Gradualmente il regno di Germania si andò delimitando come una confederazione di quattro popoli ciascuno comandato da un dux (il latino era ancora la lingua ufficiale del governo e del principale alleato dei franchi, la Chiesa romana): i franconi, vicino al Reno, gli svevo-alamanni, a sud ovest (attuale Svizzera), i bavari a sud-est e i sassoni a nord-est. Poco dopo anche la situazione a Roma, vessata dalla nobiltà locale, diventò preoccupante e il re decise di scendere in Italia anche per compiere una spedizione contro i musulmani di Sicilia, ma venne sconfitto duramente nel 982 in Calabria e morí l'anno successivo. Alla corte del vescovo ci sono le stesse esigenze che esistono al castello feudale. - Figlia (n. 931 - m. Seltz, Alsazia, 999) di Rodolfo II, re dell'Alta Borgogna, nel 947 sposò Lotario II re d'Italia. I vescovi avevano così una doppia funzione, laica ed ecclesiastica, e venivano generalmente scelti tra le persone più colte ed energiche del tempo, con una certa riqualificazione del clero sottratto alle pluridecennali influenze delle bellicose aristocrazie locali. Figlio di Enrico I l'Uccellatore e di Matilde di Ringelheim, nel 929 sposò Edith del Wessex, sorellastra del sovrano anglosassone Æthelstan. ◆ Part. Dopo il suo ritorno dall'Italia presiedette nel 973 la Dieta di Quedlinburg, il 7 maggio 973 morì per un'intossicazione alimentare, poiché probabilmente mangiò carne avariata durante un festeggiamento. Designato al trono dal padre (935) gli successe alla sua morte nel 936 nonostante che la madre preferisse il figlio minore Enrico. La figura di Ottone I il Grande imperatore e re di Germania costituisce indubbiamente un punto fermo nella storia europea durante l'Alto Medioevo. -P. Brezzi, Società feudale e vita cittadina dal IX al XII secolo, Roma 1972. di Simonetta Saffiotti Bernardi - ai suoi abitanti, antichi (i Sàssoni, appunto, dai... Berengàrio II re d'Italia. Nell'area oltre il Reno il substrato latino era molto più tenue e concentrato solo nelle città già lungo il limes romano dell'area del Reno e del Danubio. La sua tomba, in cui giace assieme alla moglie Cunegonda, capolavoro marmoreo di Tilman Riemenschneider, è custodita nel duomo di Bamberga. Pomposa è donata dagli Ottoni di Sassonia al vescovo di Comacchio, quindi al monastero di S. Salvatore di Pavia, infine ai vescovi di Ravenna. pass. Logico coronamento della sua azione fu l'incoronazione imperiale per ottenere la quale O. dovette abolire quel che rimaneva del regno italico indipendente e inglobarlo in quello germanico. Ottone dapprima strinse di assedio Willa. Ottone lo invitò a scagionarsi ma per tutta risposta Giovanni scomunicò tutti i firmatari delle accuse, Imperatore in testa. La vigilia di Natale del 967, lo raggiunse a Roma il figlio quattordicenne Ottone II, che fu associato da lui al trono e incoronato Imperatore. Sembrava ormai che il titolo di sovrano fosse tornato ad essere un accessorio puramente formale, quando Ottone III, ormai cresciuto e imbevutosi di cultura imperiale bizantina e di ideali ascetici, grazie all'insegnamento di san Nilo di Rossano, seppe riportare le cose alla normalità, con l'appoggio di alcuni arcivescovi tedeschi.
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