Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1785). Giriamo a sinistra e arriviamo al valico, incassato tra le rocce, che segna il confine tra le province di Sondrio e Bergamo. Maddalena a
Quasi in piano superiamo una curva verso destra (m. 1845). Un cartello su di un albero indica il Passo Salmurano e il Rifugio Benigni nella nostra direzione di marcia. ostacolo in più. Attorno ci sono delle pietre di risulta ammucchiate, risalenti alla costruzione della strada. Superiamo una piccola croce. Partiamo sul lato destro. Raggiungiamo una palina con segnavia (m. 1960) che indicano: Passo del Toro 1945 m; davanti con il sentiero 101: Rifugio Grassi a ore 1.15, Valle d'Inferno a ore 3, Rifugio Benigni a ore 4.30; dietro con il sentiero 101: Passo del Gandazzo a ore 0.30, Rifugio Buzzoni a ore 0.40, Piani di Bobbio a ore 1.15. Se andiamo a sinistra, poco dopo riprendiamo a salire e percorriamo un tornante destrorso
In modo abbastanza ripido saliamo dei rudimentali gradini (m. 2200). Il sentiero diventa assai ripido (m. 1520). 106) a ore 1.40, Pizzo Tre Signori a ore 4; diritto con il sentiero 107: Baita Bregagnol a ore 0.10, Alpeggio Valletto a ore 1, Colle S.M. Poco dopo attraversiamo uno spiazzo allo scoperto tra una baita e una costruzione in legno. Da qui si cala al cascinetto dei Siltri (1973 m) e al laghetto di Cavizzola, da cui seguendo il sentiero 101 si risale al bivacco Zamboni e di lì a poco al rifugio ( 2 h). Davanti cominciamo a vedere la madonnina al Passo di Salmurano, ancora lontana. Saliamo un breve ripido tratto oppure lo aggiriamo alla destra più agevolmente. Una freccia rossa però indica che possiamo proseguire con una variante sulla sinistra che sale più dolcemente. Presso un tornante sinistrorso, per la seconda volta transitiamo sotto alla seggiovia. Continuiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita. Il rifugio rimane chiuso anche durante le festività, comprese quelle di Natale, Capodanno e Pasqua. Continuiamo in salita, su tracce di sentiero, camminando alla sinistra dei piloni (m. 1865). Ci spostiamo nel mezzo dove alcuni pietre disposte in modo da formare dei rudimentali gradini ci agevolano un poco (m. 2060). Il Rifugista si chiama Luca Barletta, professionista della montagna, alpinista, arrampicatore e freerider, dedica la sua vita agli sport di montagna e allo sviluppo del turismo alpino. Lasciamo la statale 38 a Morbegno per prendere sulla destra (sud) la statale 405 della Val Gerola che, all'uscita dell'abitato, diventa la provinciale 7. Il Rifugio è approvvigionato per mezzo di elicotteri da trasporto merci. Superiamo un orto, una recinzione metallica ed una casa di colore grigio presso un tornante; poi continuiamo in leggera salita tra prati ed alberi. Continuiamo diritto. Vediamo il segnavia 108. Continuiamo con poca pendenza (m. 1990). Dopo un tratto con poca pendenza, il sentiero si biforca e continuiamo con il ramo di sinistra abbastanza ripidamente. I segnavia indicano con la prima il percorso 146: Sentiero della Natura, Lago di Pescegallo a
Una volta raffreddata, tagliarla ... 100 gr farina di grano saraceno macinata fine, Mostra il calendario di apertura del rifugio, clicca qui per vedere la webcam del Rifugio Benigni. Arriviamo ad un tornante sinistrorso che percorriamo in leggera salita. Quasi in piano ci spostiamo verso la parete di destra e torniamo a salire (m. 2035). Superiamo un tratto su fondo roccioso, salendo e scendendo con rudimentali gradini. Rientrati nel bosco troviamo subito un bivio e andiamo a destra in leggera salita. Tronella (scritto in nero su di un masso), Trona (scritto in bianco su di una pietra).
Continuiamo con poca pendenza (m. 1900)
Prendiamo quest'ultima direzione e continuiamo fino a Cusio dove imbocchiamo sulla sinistra la strada che sale ai Piani dell'Avaro. Il Rifugio aprirà il 19 giugno, fino al 15 settembre 2020. Il sentiero si divide. Presso una semicurva verso sinistra guadiamo un ruscello (m. 1830). Il rifugio Casera Vecchia di Varrone si trova in alta Valvarrone ed è raggiungibile percorrendo la storica Via del Ferro partendo da Premana (LC) e risalendo la vallata fra torrenti, alpeggi e paesaggi naturali mozzafiato. SAPORI AUTENTICI Siamo specializzati in cucina tipica di montagna, tutte le nostre materie prime sono scelte con cura da insediamenti rurali che le producono come impongono le tradizioni montane.Ogni nostro piatto è una rivisitazione moderna di piatti tradizionali alpini.La nostra cantina offre vini di qualità scelti da piccole tenute vinicole provenienti da tutta Italia. Rifugio Benigni a ore 2.20; a sinistra: Valle Pianella a ore 0.10, Cinque Vie a ore 1, Valle Inferno a ore 1.40. Dopo due tornanti una stanga in legno chiude l'accesso a un prato. Continuiamo verso la parete rocciosa di fronte a noi, procedendo dapprima quasi in piano e poi salendo fino a incrociare il sentiero (descritto nel primo itinerario) che arriva dal Passo Salmurano e dalla Val Gerola
Un rivolo scorre accanto al lato sinistro della sterrata. Per tornare si ripercorre l'ultima parte del sentiero fatto a venire ma, giunti nella piana, si segue il sentiero 101 che passa a sud del gruppo Valletto-Ponteranica, si ritorna al passo Salmurano e quindi al rifugio. Con la statale 470 della Val Brembana superiamo S. Pellegrino e S. Giovanni Bianco e arriviamo al bivio ove la strada si divide: a destra prosegue per Foppolo e a sinistra per il Passo S. Marco. Poco dopo raggiungiamo la Baita Dossetto ed un bivio (m. 1580). Dobbiamo ora compiere un ampio giro a mezza costa lungo il fianco della montagna alla nostra destra. Prendiamo la bella mulattiera contrassegnata con il numero 107 che sale alla sinistra del torrente. I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 144: Sentiero dell'Homo Selvadego, Rifugio Benigni e ore 1.50; diritto con il sentiero 148: Valle Tronella, Lago di Trona a ore 1.10, Rifugio Trona Soliva a ore 2, Lago Rotondo a ore 2.40. Troviamo una nicchia con la statua di una Madonnina. Il Rifugio Benigni, di proprietà della Sezione CAI Alta Valle Brembana, di gradevole aspetto e di piccole dimensioni, è situato (a quota 2222 m) sulla testata della Valle di Salmurano, a breve distanza dal Lago Piazzotti. Troviamo due picchetti in cemento dell'Enel e dei segnavia rotti caduti a terra. Ottima base d’appoggio per numerosi sport di montagna come: lo sci alpinismo, l’alpinismo classico, l’arrampicata sportiva, il canyoning, il trekking e la mountain bike. Poco dopo, presso un tornante destrorso, un ruscello passa sotto alla strada (m. 1630). diritto in leggera salita. Continuiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita. 101); a sinistra: Ca S. Marco a ore 3 (sent. In leggera salita superiamo una curva verso destra. Andiamo a destra in discesa, a mezza costa tra i prati. Itinerari sportivi, aplinistici, e per tutti gli escursionisti, Tutti i comfort, accogliente e rilassante. Continuiamo
Il Rifugio offre 70 posti letto, divisi in camerette da 2, 4 e 5 letti, e camerate da 7, 11 e 22 letti. Il Rifugio Bignami collabora con numerose guide alpine e organizza molti eventi, corsi e week end con a tema le attività offerte dalla natura attorno al rifugio. All'Alpe Azzaredo e Rifugio Balicco. Il Rifugio Benigni è situato tra la Val Brembana e la Val Gerola, nella splendida conca naturale del Lago Piazzotti. Sulle pareti della vecchia baita una scritta segnala il Rifugio … Alla destra, a circa 50 metri di distanza, vediamo un baitello. Un ruscelletto attraversa la strada passandole sotto.
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