Diversi sentieri portano all'inizio del sentiero, ma solo il 106 offre possibilità di salire in tempi limitati. Continuiamo superando la fonte e prendiamo a salire abbastanza ripidamente costeggiando il Procinto. Da Trescolli, raggiungibile in auto da Camaiore, servono circa 40' e da Pomezzana (raggiungibile da Ponte Stazzemese) servono circa 35'. A pochi minuti si trova il Rifugio Forte dei Marmi dell’Alpe della Grotta. Ora è tutto pianeggiante fino alla Locanda Ristoro in prossimità di un croce­via, ma prima di questa, per chi ha un rimasuglio di energia, c’è da segnalare il punto panoramico del “Pizzo Alto” dove la vista può spaziare a 360° fino a scorgere in lontananza, in giornate limpide, le acque calme del Lago d’Iseo. A 02h 20' arriviamo al punto panoramico della Retaia presso il quale troviamo una piazzola per l’elicottero e, pochi metri più in basso,  il rifugio privato la Baita degli Scoiattoli, da cui un sentiero in discesa porta sul sentiero 5 A e poi sul 6. Breve descrizione: per raggiungere il Casón de la Crosèra, partendo da Auronzo, si percorre la S.R. Ci si arriva con il 121 e con una deviazione non numerata del sentiero 5 A. Baita degli Scoiattoli SENTIERO 121 L’inizio non deve spaventare, è da percorrere con calma e passo lento tanto da poter osservare anche ciò che ci attornia. Oltre che per itinerari escursionistici il rifugio è punto di partenza per gli arrampicatori diretti al Procinto e al Nona e per la famosa ferrata del monte Procinto. Il sentiero è di competenza del Cai sezione Forte dei Marmi.. Tragitto. Noi consigliamo, comunque, di spostarsi sempre a piedi. Noi proseguiamo costeggiando il Nona più in basso e arriviamo a 01h 40' alle sorgenti della Grotta dove c'è una captazione d'acqua, un sorgente di acqua freschissima e una maestà con icona marmorea dedicata a Sant'Antonio e a Santa Margherita. Quando si scollina si deve tenere il tracciato a mezza costa sulla destra fino a intersecarsi con quello della “Resistenza”. Il sentiero ora si restringe fino al limitare della vegetazione, dove lo sguar­do, senza più ostacoli, può spaziare libero su di un grande pascolo “Col de l’Oca” fino a scorgere, man mano che si sale, la sagoma delle Cime Moren, del Pizzo Camino, del Sossino sino alla valle di Lozio con l’abitato di Villa. Qua arriva uno sterrato da Pomezzana (sentiero 106 Trescolli - Rifugio Forte dei Marmi), e lo stesso sentiero da Trescolli, poi il sentiero 3 (Capezzano - Palagnana) e il sentiero 7 (La Culla - San Rocchino). Pesaro Trekking - © 2012-2020 ChrisSoft Informatica - P.Iva 02580280416, Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello. 1056 A pochi metri c’è la piazzola per l’elicottero nella posizione più panoramica sotto la Bimba (la Retaia). C'è da aggiungere che in quest'ultimo caso San Rocchino è raggiungibile anche con fuoristrada poiché il sentiero 106 in questo tratto è un ampio sterrato. Noi invece andiamo a sinistra, seguendo i segni, in lieve discesa. È un importante snodo di sentieri, qua passano il sentiero 106 da Trescolli per Pomezzana e  il rifugio Forte dei Marmi e il sentiero 3 da Capezzano Monti per Palagnana passando dalla Foce del Pallone. In breve si raggiunge il vecchio segnale indicante la località “Valzoppo”, dove sono presenti indicazioni per il sentiero 95 verso Villa Maindi e Serra di Valpiano; da questo punto la segnaletica si fa ancora più difficile da individuare, mentre l’ambiente muta abbandonando la comoda spianata per iniziare a scendere ed attraversare gli impluvi di due piccoli corsi d’acqua, che si oltrepassano con facili guadi.In questo tratto vengono in aiuto dei “fiocchi” realizzati con nastro bianco e rosso ed appesi agli alberi (segnaletica non ufficiale ma molto utile), che permettono di orientarsi e superare i passaggi più intricati. Guarda anche gli oltre 80 itinerari di un giorno o gli itinerari a lunga percorrenza. Inoltre qua arriva il sentiero 107 dalla Culla passando per Monte Gabberi. In zona Piani Bassi attraversa la valle e continua in salita con tornanti raggiungendo la Casera (1486 m). segn. Dopo aver abbandonato la mulattiera, si prosegue seguendo il tracciato di sinistra e continuando ad alzarci fino alla località “Norone”, riconoscibile dall’incombente traliccio e da un gruppo di cascine ormai abbandonate. Difficoltà: E, il percorso non è lungo anche se va aggiunto il tempo per arrivare alla località di partenza. Si trova alle pendici del monte Procinto e del Monte Nona. È un valico secondario tra la Foce di San Rocchino e le pendici meridionali del Matanna a 855 metri di quota. Difficoltà: facile Salendo da San Rocchino qua c’è il bivio tra il sentiero 3 ed il 121, il primo va a destra per la Foce del Pallone, l’altro a sinistra per il Rifugio Forte dei Marmi con una deviazione non numerata per la località Toggiano e la cresta SSO del monte Matanna. È una zona panoramica alle pendici del Procinto, in particolare sotto la Bimba, da cui si gode una vista splendida da Stazzema fino al mare, in particolare sul golfo della Spezia con la Palmaria e il Tino. SENTIERO 121 San Rocchino (801 m) [innesto sentieri 3, 106 e 107] – Foce di Grattaculo (860 m) - Rifugio Forte dei Marmi (865 m) [innesto sentieri 5, 5 A e 106] – Sorgenti della Grotta (810 m) – Baita degli Scoiattoli (885 m) – innesto 6 - Fonte di Moscoso (800 m) [innesto sentiero 8] – sentiero N° 121 Ha inizio in via Sammaione nei pressi della sede CAI. cartina con tracciato – tracciato gps .gpx – traciato gps .kmz (google). Fonte Moscoso Saliamo qualche metro e troviamo sulla destra il sentiero 5 che sale, come Sentiero Bruni, le pendici del monte Nona diretto al Callare del Matanna e, con deviazione, alla Cintura del Procinto. Superato un terzo guado, un po’ più fastidioso dei primi 2 a causa del fango, si inizia a risalire verso il Monte Canale, uscendo dal bosco ed attraversando un bel prato punteggiato da innumerevoli piante di ginepro, da cui si gode, volgendosi di spalle, di una notevole vista sui Sassi Simone e Simoncello.Il sentiero termina raggiungendo il crinale, dove ci si immette nel sentiero 95, che può essere seguito per giungere a Serra di Valpiano seguendo la cresta fino alla vetta (svoltando a sinistra), o in alternativa per arrivare a Villa Maindi attraverso una ripida discesa nella valle sottostante (svoltando a destra). Il sentiero prosegue fino a innestarsi con la vecchia mulattiera che mette anco­ra oggi, in comunicazione l’abitato di Malegno con quello di Losine. Incontriamo poi un rudere, un'altra teleferica e a 55' un riparo sotto la roccia calcarea del monte. Fonte di Moscoso Pruno (468m) – Colle a Iapoli (746 m) – Le Caselle (835m) – innesto sentiero non numerato per la Fania – innesto sentiero 123 - passo dell’Alpino (1080m) [innesto sentiero 9] Essa si trova pochi metri in basso sulla sinistra dove il sentiero 8 da Cardoso si innesta nel sentiero 6. Qua il sentiero 5 per Stazzema scende a sinistra mentre il 5 A per le Scalette sale poco più in alto sempre a sinistra. Foce di Grattaculo Lunghezza: km 5,5 Segnavia: bianco e rosso del C.A.I. Vi si accede con il 121 per il Rifugio Forte dei Marmi, con il 5 A mediante deviazione non numerata e dalla Cintura del Procinto. Fu aperta dal signor Gabriello. Il sentiero è di competenza del Cai sezione di Viareggio che ne cura la manutenzione.
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