Marco, in tal modo, mette in guardia il catecumeno: qui si riconosce il vero discepolo, colui che veramente ha risposto alla chiamata del Nazareno. Il processo religioso: Cristo e Pietro, Terzo quadro. Signore, che io veda di nuovo! dal fatto che chi era cieco cominciò a vedere, come sta scritto: Tutto il popolo vedeva; chi era sordo divenne capace di udire, come sta scritto: Tutto ciò che il Signore ha detto noi lo faremo e lo ascolteremo. 36 Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Tutti tranne Cristo. Il titolo indicava Salomone, venerato dalla tradizione giudaica come taumaturgo ed esorcista, ed era applicato anche al Messia, che si sarebbe manifestato quale taumaturgo per eccellenza. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio. Il cieco, gettando via il mantello, gettando via cioè la sua vita, la sua mentalità, dimostrava di accogliere pienamente la novità della Parola e della proposta di Gesù. La figura del cieco alle porte di Gerico è rappresentativa di questa situazione che i tre evangelisti trattano con leggere sfumature ma in modo sostanzialmente simile. "Signore che io veda di nuovo". Il tratto di strada è gremito di gente. Il Vangelo di oggi Lunedì 16 Novembre 2020 Che cosa vuoi che io faccia per te? Lo si vede bene nella tela di Poussin (Figura 1 - Nicolas Poussin, Gesù guarisce il cieco di Gerico, 1650, olio su tela, Museo del Louvre, Parigi) dove uno dei presenti in abito giallo si proietta verso i ciechi per farli tacere. Ultimo periodo dell’anno liturgico ci prepara all’ultimo atto decisivo: il passaggio della morte. Di scena è la sola parola: Va’ la tua fede ti ha salvato. Gerico è una città verdeggiante dentro la pianura di Izre’el e rappresenta un passaggio obbligato per chi sale alla città santa, che si trova invece arroccata sopra il monte di Sion. Cristo però non è dello stesso avviso. La tua fede ti ha salvato». Il Paradiso quindi non sarà altro, ma sarà questa vita stessa glorificata. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. 43 Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. Illusi tutti coloro che credono di avere di fronte un condottiero che si macchierà le mani di sangue. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio. Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Per Luca questo è anche l’itinerario che deve percorrere ogni uomo che si pone alla sequela di Gesù. L’ora, ormai vicina, della rivelazione dell’identità di Gesù è anche l’ora della verità circa l’identità del discepolo. 40 Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Cliccando su "ACCETTA" o continuando la navigazione se ne autorizza l'uso. Cioè ha un modo nuovo di vedere al punto che, fra tutti i guariti di Gesù, mi pare sia l’unico a seguirlo o perlomeno che Gesù gli permette di farlo.Sapete, a volte pensiamo al Paradiso come un totalmente altro. Gesù sta andando a Gerusalemme a completare il nuovo esodo, e come nell’Antico Testamento Giosuè prende Gerico facendone  cadere le mura al suono delle trombe, così egli adesso si appresta a prendere Gerico e Gerusalemme con la forza del suo coraggio e della sua fede nel progetto d’amore di Dio che va portato a termine fino alla morte in croce. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. 40 Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. 42 E Gesù gli disse: «Ricupera la vista; la tua fede ti ha salvato». Gesù guarisce un cieco=(Mt 20:29-34; Mr 10:46-53)35 Com'egli si avvicinava a Gerico, un cieco che sedeva presso la strada, mendicando, 36 udì la folla che passava, e domandò che cosa fosse. Hermitage, San Pietroburgo). Una scena così ce la offre il pittore Lucas van Leyden, rinomato incisore ed esponente della pittura di genere olandese (Figura 2 - Cristo guarisce il cieco 1531. (da Giordano Bruno). Egli, solitamente restio a farsi conoscere, sembra qui dare via libera alla rivelazione della sua identità, sembra anzi sottolineare la verità delle parole del cieco: sì, egli è il figlio di Davide. 40 Allora Gesù, fermatosi, ordinò che gli fosse condotto e, quando gli fu vicino, lo interrogò, 41 dicendo: «Cosa vuoi che io ti faccia?». [36]Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. È il cieco stesso che si porta la mano agli occhi quasi a certificare l’avvenuta guarigione (o a dichiarare la propria cecità).Egli ora ci vede non per la potenza di un gesto taumaturgico, ma per la forza della Parola. 35 Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Come il cieco di Gerico sarà un vederci di nuovo, un vederci nuovo che da ciechi ora non vediamo. Nessun miracolo può aprire loro gli occhi se non quello della fede che fa vedere in Gesù il vero Signore, unto di Dio, e non il figlio e messia di Davide. È una domanda tesa a comprendere quale figlio di Davide si stia cercando, quale tipo di Messia stia cercando il discepolo che ha seguito il cammino di Marco fin qui. Ed è questa vita che ha assunto. Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». Ecco, le motivazioni le trovate negli approfondimenti sulla nostra web app, ma direi che in sintesi possiamo dire che Brahms a differenza di altri interpreta il Requiem non come il Dies irae, il giorno di vendetta di Dio, ma come il compimento delle beatitudini della speranza, infondendo all’opera musicale un’apertura alla gioia dell’incontro con Dio.Ed ora andiamo al Vangelo. Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». Luca 18:35-43 Conferenza Episcopale Italiana (CEI) Il cieco di Gerico. Il cieco chiama Cristo col titolo di Nazareno, rimandando il lettore alle prime pagine del Vangelo. I giudei osservanti si sentivano obbligati, infatti, a praticare l’elemosina in prossimità della Pasqua e pertanto ciechi e medicanti, come il nostro Bartimeo, solevano accovacciarsi lungo la strada nella speranza che qualche pellegrino li beneficasse. Lc 18, 35-43. 38 Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Mostra Commenti Eppure, se leggiamo bene il Vangelo della Resurezione, ci viene detto che Gesù è tornato dai morti.Non è quel tipo di eroe che ha affrontato il nemico, lo ha vinto e se ne è andato, in questo caso nei cieli. Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada (Mc 10, 46-52).Il figlio di Timeo sulla strada di Gerico grida aiuto al figlio di Davide che sale verso Gerusalemme. Potere e gloria! Azzurrine e lievi, avvolte da nubi bianchissime, appaiono invece le cime del monte Sion all’orizzonte. Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Il cieco di Gerico. Ecco l’equivoco: Gesù viene ritenuto Figlio di Davide. Un cieco torna a vedere. Ma ora, dopo il tempo della cecità vede di nuovo o forse vede il nuovo, chissà! Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». Da dove si deduce che li guarì? E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio. Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Gesù e il cieco sono al centro della tela.
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