La grande tela di Francesco Vanni con il Matrimonio mistico di santa Caterina da Siena, è collocata nell’altare della parete destra della Chiesa di San Raimondo al Refugio a Siena[1], inserita tra altre due tele di più piccole dimensioni: santa Caterina da Siena riceve da Gesù la veste risplendente e santa Caterina da Siena dona un mantello ad un mendicante, entrambe firmate e datate da Sebastiano Folli nel 1613[2]. della mostra a cura di don Alessio Geretti, Comitato di San Floriano, Tolmezzo, 2017, pp. L’anno precedente Baccio e Mariotto, sotto l’influenza savonaroliana, decisero di abbandonare la pittura per entrare come novizi nel convento di San Domenico di Prato. 354-355. [6] Francesco Vanni aveva infatti già dipinto nel 1591 una veduta della città di Siena nella pala d’altare con il Beato Ambrogio Sansedoni che intercede per Siena di fronte alla Vergine, al Redentore e a san Bartolomeo, conservata dal 1791 nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Fontegiusta. [15] Per l’apporto fondamentale che l’arte di Federico Barocci ebbe nello stile del Vanni: Garofalo 2005; Bonelli 2009. Fra Bartolomeo sviluppa il tema della Vergine circondata da altri Santi, alla pari di una Sacra Conversazione. Ti preghiamo di cliccare il pulsante a fianco per accettarne l'utilizzo, Fondazione Conservatori Riuniti Via del Refugio, 4 - 53100 Siena (SI) - Italia - C.F. Della grande opera per la Chiesa senese, come indica Alessandro Bagnoli, il Vanni ripete invece fedelmente il gruppo centrale in una tela firmata di piccole dimensioni, segnalata in una foto della Witt Library di Londra come di proprietà della Contessa Bontour[18]. [17] A. Bagnoli in Raccolta 2006, pp. Grazie ai ben noti documenti di pagamento effettuati il 24 gennaio 1601 da Aurelio Chigi a Francesco Vanni per il Matrimonio Mistico di santa Caterina da Siena[19], sappiamo che l’esecuzione dell’opera è da riferire a tale anno, anche se, secondo un Registro di entrata e uscita del Refugio di mano del Chigi stesso, la tela fu comprata, insieme a quella dell’antistante Transito di san Galgano di Ventura Salimbeni, già nel 1598[20]. [7] Per un dettagliato profilo biografico sulla santa senese si veda: Cartotti Oddasso 1962. [20] Occhioni 2014, pp. Ma il culto verso Caterina era iniziato immediatamente dopo il suo transito, sia per i miracoli che venivano attribuiti alla sua intercessione sia per l’attività incessante dei suoi discepoli, che ne promossero la venerazione commissionando a vari artisti immagini della loro madre spirituale. Per illustrare il mistico sposalizio il Vanni si attenne scrupolosamente a quanto narrato dal domenicano confessore della santa Raimondo da Capua nella sua Legenda Maior, la dettagliata biografia su Caterina scritta in latino nel 1393[3]. Gli angioletti musicanti, col liuto e con la lira alla base del trono, sono un omaggio all'arte veneziana di Giovanni Bellini, in particolare la Pala di San Zaccaria, vista in occasione del viaggio in Laguna del 1508. Il contenuto è disponibile in base alla licenza, Ultima modifica il 24 gen 2020 alle 16:28, Matrimonio mistico di santa Caterina da Siena e santi, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pala_Pitti&oldid=110344080, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. 1035-1044. La tavola firmata *Orate pro pictore*, classica formula di Fra Bartolomeo e datata 1511, fu eseguita per il convento di San Marco. 42-45, 46, n. 28-32, 34; J. Marciari in Francesco Vanni 2013, pp. Evidenti sono le ampie campiture di colore che sono tra le caratteristiche più tipiche dello stile di Fra Bartolomeo, unite alla monumentalità dei personaggi e all'atmosfera solenne e pacata, dove i movimenti appaiono rallentati. Non riuscendo cioè a contenere l’inusitato diletto, si nascose, si chiuse in una camera appartata. Caterina è rappresentata in ginocchio davanti a Gesù e alla Vergine Maria sua madre che, come narrato nella biografia, avvicina al figlio la mano della sposa per farle inserire al dito la fede nuziale. 897-1016. 369-373, in particolare p. 369 per l’iniziale formazione presso il Salimbeni e poi presso il Passarotti. Sposalizio mistico di Santa Caterina da Siena, inizio secolo XVII, olio su tela, Francesco Vanni. 350, 363 n. 54) per la sua esattezza anticipava la celebre incisione con la Pianta di Siena del 1596 ca. La tavola attrae il devoto per il carattere monumentale, e anche per il forte impatto spirituale…, in questo senso Fra Bartolomeo rivela una grande capacità di adesione alla teoria della “pittura naturalistica” auspicata da Savonarola: concettualmente l’opera d’arte deve essere semplice, capace di esprimere la dottrina della chiesa cristiana e di non distrarre il fedele nella ricerca del suo rapporto con Dio. Il dipinto fu scelto da Luigi de Angelis nel 1812 per far parte della collezione della futura Galleria di Belle Arti di Siena, che sarebbe confluita nell’odierna Pinacoteca Nazionale; a tal proposito si veda: de Angelis 1812, p. 211. Baia del Mont Saint-Michel – Bassa Normandia/Bretagna, Francia, FORESTA INNONDATA (Flooded forest) – Amazzonia, Brasile, L'OPERA DI JAMES COOK (The work of James Cook), LA VIE PARISIENNE (La vita parigina) Jacques Offenbach, ORFEO ALL'INFERNO - Ouverture - ORPHÉE AUX ENFERS - Jacques Offenbach, PERCOTO (Provincia di Udine) - Nota etimologica di paesi friulani, BEIVARS (Provincia di Udine) - Nota etimologica di paesi friulani, PERTEOLE - (Provincia di Udine) - Nota etimologica di paesi friulani, BASAGLIAPENTA (Provincia di Udine) - Nota etimologica di paesi friulani, ORCENICO (Pordenone) - Nota etimologica di paesi friulani, RENATA TEBALDI (Canzone del salice / Ave Maria (Otello - Verdi), SINFONIA N° 5 - Joseph Anton Bruckner (Claudio Abbado), SINFONIA N° 9 - Joseph Anton Bruckner (Leonard Bernstein), TE DEUM (In Te, Domine, Speravi) - Joseph Anton Bruckner, TORNARE BAMBINO - I QUELLI (Testo e video), LIEBESTRAÜM N° 3 (Sogni d'amore - Dreams of Love) Franz Liszt, I PROTAGONISTI (THE PLAYER) - Robert Altman, LA CASA STREGATA (THE HAUNTED HOUSE) - Buster Keaton, LA MADRE (Mother) - Film di Vsevolod Pudovkin (Romanzo di Maksim Gor'kij). Per una breve descrizione della Chiesa di San Raimondo si veda: Torriti 1988, pp. La tela dipinta da Francesco Vanni appartiene quindi all’iconografia storica della santa, che ha la sua fase di maggiore slancio nel periodo della Controriforma. [3] Le mistiche nozze furono celebrate secondo il Gigli l’ultimo giorno di carnevale del 1370, mentre secondo Joergensen il martedì 2 marzo del 1367. 60, 62. Sulla sua attività giovanile: Bagnoli 1996; Bonelli 1996. 354-355. Passioni umane e divine, cat. 574-577; Romagnoli 1840, p. 37. Matrimonio mistico di santa Caterina da Siena – dipinto di Fra Bartolomeo (1511) Sposalizio mistico di santa Caterina da Siena – dipinto di Domenico Beccafumi (1528) Pagine correlate. 156, 158-159 n. 35. 58-63 e in particolare per la ripresa di Ludovico Carracci pp. Fra Bartolomeo mise di nuovo mano al soggetto, destinato all'altare di santa Caterina nella chiesa di San Marco, aggiornando lo schema iniziale e rendendolo ancora più monumentale, facendone un vero e proprio capolavoro. In queste opere infatti è possibile notare come oltre ad una evidente adesione ai modi del Barocci[15], manifesta in alcune citazioni e nei colori cangianti ed evanescenti, la figura dell’Eterno sia ripresa dal Battesimo di Cristo di Annibale Carracci in San Gregorio a Bologna[16]. Durante un secondo soggiorno a Bologna, databile allo scadere del nono decennio del secolo, l’artista senese dovette avere modo di entrare in contatto con i Carracci[14], come testimoniato dalla tela con l’Immacolata Concezione del Duomo di Montalcino, firmata e datata dal Vanni nel 1588, e dalla seconda Annunciazione di Santa Maria dei Servi a Siena del 1588-1589. La “Visione di San Bernardo” per la cappella di Bernardo del Bianco alla Badia Fiorentina segna il ritorno nel 1504 di Baccio all’attività pittorica. 29, 37 n. 22. Spiccano ai lati due santi dalle figure solenni e maestose, ispirate a Michelangelo: san Giorgio e san Bartolomeo. Nella primavera del 1508 Fra Bartolomeo compì un viaggio a Venezia, durante il quale i Padri Domenicani di San Pietro Martire di Murano gli commissionarono la grande pala con il “Padre Eterno tra le Sante Caterina e Maddalena”, eseguita poi a Firenze nel 1509 e donata al convento di San Romano di Lucca. Nel 1800 è entrata al Louvre, dove attualmente si trova esposta in compagnia di altre opere dello stesso artista come il “Noli me tangere” del 1506. [16] Santi 1980, p. 121; Garofalo 2005, pp. Caterina. 80000110520, Sposalizio mistico di Santa Caterina da Siena. Per l’episodio si veda il testo nella moderna versione italiana: S. Caterina da Siena 1934, par. Caterina morì il 29 aprile del 1380 a Roma, dove si era ormai stabilita con i suoi discepoli per dedicarsi completamente alla causa della Chiesa e del papa[7]. Dopo un primo alunnato a Bologna a dodici anni presso Bartolomeo Passerotti[11], il Vanni ebbe probabilmente un primo contatto con l’ambiente artistico romano nel 1579 al seguito di Arcangelo Salimbeni[12], dove sarebbe tornato per un altro importante viaggio formativo nei primi anni ottanta, lavorando nella bottega di Giovanni de’ Vecchi[13].
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