Semplicemente un bambino dirige il gioco recitando la filastrocca, tutti gli altri seguono compiendo i movimenti da lui indicati; il tutto saltellando senza mai fermarsi. Ed è proprio per questo che le ammiro, perché, nonostante le difficoltà, hanno sempre saputo andare avanti e farsi forza: per loro il regalo più grande era la vita, una cosa preziosissima, che non va sprecata, ma utilizzata per fare del bene, come mi diceva sempre la nonna materna. Un giorno di dicembre, dopo aver pranzato, sono andata insieme a mio nonno ed a mia nonna a fare una passeggiata nel bosco. Quando la palla era pronta, Un altro passatempo che amava molto era andare a pesca di “broccioli” (piccoli pesci) nel fiume, per pescarli bisognava entrare nell’acqua fino alle ginocchia ed usare una vecchia forchetta da cucina. Un gioco che facevano i miei nonni e che è stato tramandato fino ai giorni nostri è il gioco della ”campana” che consiste nel disegnare per terra una specie di campana suddivisa in quadri numerati da 1 a 10 sui quali viene lanciato un sassolino che deve essere raccolto dal giocatore saltando nei quadri con un piede solo. Zittelleggi, diciassettesimo anno. Poesie sui nonni, da Giovanni Pascoli a Charles Bukowski. Questo sito utilizza i cookies per migliorare la vostra navigazione. Il viaggio con i nonni per quest’anno è terminato. Allora per non bagnarci, ci siamo riparati dentro un casolare abbandonato. Cercano di farmi crescere nel modo migliore possibile, dandomi i consigli che derivano dalla loro esperienza. «Libri e bambini» utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Poi giocavano anche a acchiappino, alle belle statuine, a campana, a rimpiattino e a palla dorata. This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Appena, appena venia la serami ricordava la sua preghiera.Diceva sempre, la benedetta:«Nel paradiso iddio ci aspetta».Come mi amava la vecchia nonna,la vecchia nonna! I bimbi di quei tempi si divertivano anche a ballare nelle piazze e ogni occasione di incontro era sempre una gioia, un divertimento e un’occasione per stare insieme. © Copyright 2018 - Ti racconto una fiaba - Partita IVA IT03936180169. Evviva i nonni è una poesia/filastrocca di Ileana M. Beretta Tavernelli: Oh, che gioia sono i nonni,per nipoti e nipotini:ti concedono di tuttosono proprio birichini. Una sera lei e le sue amiche sono andate a suonare il campanello del sindaco, non fecero in tempo a scappare che le chiamò in casa. Alla fine di … Con il gesso o con un pezzetto di mattone si disegnava una pista in terra. Io allora chiesi di raccontarmi i giochi che facevano da piccoli; mio nonno allora iniziò a raccontare che lui da piccolo giocava insieme ai suoi amici a fare le gare per le strade sterrate con un cerchione di una vecchia bicicletta, che doveva essere tenuto dritto e guidato con un ferretto. Quindi se li costruivano da soli; ad esempio mia nonna aveva delle bambole e lei si divertiva a giocarci, anche se ci giocava da sola perché era un po’ lontana dal paese. Così sono andata a letto; Inoltre mi dicono di studiare, perché è importantissimo: è anche da come mi impegnerò ora, nella scuola che frequento, che dipenderanno il mio futuro personale e lavorativo.➢ Da sempre ho avuto un bellissimo rapporto con i miei nonni, principalmente i nonni materni, perché quelli paterni non li ho mai conosciuti. Comunque trovo spunto di gioco anche quando accudisco i coniglietti : per esempio se mia sorella non c’è prendo uno di quei morbidi batuffoli e faccio finta che io sono la mamma e lui il mio bambino… Si divertivano molto perché oltre a costruirsi le armi, si nascondevano, correvano, facevano la lotta e fingevano di rimanere feriti o di morire. C’è un nonno in giardinoche beve del vino,lo beve da solo:nessuno Io vuole. Dopo una settimana di lavoro l’aia era come nuova, quel giorno erano tutti contenti perché tornò anche il babbo dalla Svizzera: che era andato per lavoro. Queste sono le cose fondamentali, che ci permettono di affrontare la vita serenamente. La bella insalatina e’ un gioco che piace tanto anche a me ed ai miei amici, noi lo chiamiamo il gioco della cavalletta, un bambino si mette in ginocchio e gli altri, Il gioco della campana lo faceva anche la mia bisnonna, disegnavano per terra con un gessetto un grande rettangolo diviso in dieci parti . Così i miei nonni ed i loro amici si ritrovavano a giocare in piazza di Maresca. Favole e fiabe su tutti gli argomenti per grandi e piccoli lettori. ra tutti i divertimenti dei miei nonni, c’era anche sassolino, un gioco dove a turno si tira un sasso in aria e, prima di riprenderlo, bisogna riuscire a raccogliere uno, due , tre , quattro, fino a nove sassolini che rimangono sul tavolo. Un altro gioco di cui mi aveva parlato, che però io non ho mai provato, è “Loja e Shteteve”, il Gioco dei Paesi. maestra, se i bambini non si comportavano bene, la maestra gli dava le bacchetate nelle mani e non c’era neanche la ricreazione. Continuando a navigare accetti l'utilizzo dei cookie. I contenuti di questo blog sono riproducibili, completamente o in parte, solo se viene specificata la provenienza. Mi è dispiaciuto molto essere scesa dal treno, ma il prossimo anno spero di acquistare un nuovo biglietto, magari con altra meta, magari con altre persone…Chissà! Ma un giorno la nostra nonna ci ha fatto una sorpresa: con ovatta, stracci e lana ci ha confezionato due bellissime bambole!!! D’estate giocavano a giochi da tavola, insomma giochi rilassanti, tipo carte , monopoli , ma anche a mosca cieca , nascondino , guardie e ladri, poi amavano fare capanne sugli alberi ,andare giù dalle discese con i carretti di legno , e pescare con le forchette nel fiume i broccioli, dei piccoli pesci che poi vendevano per guadagnarci . La mia nonna si divertiva anche a confezionare degli abitini graziosi per la sua bambola. Abbiamo scritto, con alcune difficoltà iniziali, delle favole inedite. Allora agli occhi chiusi m’arrideain mezzo ai fiori, una gioconda danzadi fantasime splendide e fugaci. Una sera come tutte le altre dopo aver mangiato andarono a letto, la mamma della mia nonna spense tutte le luci e si misero a dormire, durante la notte sentirono dei rumori e impauriti rimasero a letto. Quindi se li costruivano da soli; ad esempio mia nonna aveva delle bambole e lei si divertiva a giocarci, anche se ci giocava da sola perché era un po’ lontana dal paese. Nonno mi dice sempre che un oggetto comune che tutti hanno, può essere utilizzato per fare diversi giochi; il fazzoletto, appunto, può diventare: una bandierina, una bandana per fare il pirata, una benda per giocare a mosca cieca, oppure una bandana per fare il bandito o per nascondere gli oggetti e indovinare cosa sono. Quando siamo annoiate scendiamo lungo la riva del fiume e andiamo a pescare i broccioli, facciamo una vera e propria gara a chi ne prende di più!!! Continuiamo la nostra lista di poesie sui nonni e tra I sonetti del ritorno di Guido Gozzano uno è dedicato al nonno. Le bambine avevano le bambole di pezza che venivano ritagliate da vecchie lenzuola e imbottite con lana di pecora, pezzettini di stoffa o erba essiccata. Il calore è umano La mia nonna Anna insieme alla sue sorelle cantava con un mestolo al posto del microfono, e invece delle bambole aveva i fratelli minori da guardare e quindi giocava a “mamme” con loro per tutto il giorno.
Amedeo D' Acaia,
Nati 22 Dicembre Caratteristiche,
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