Questo itinerario ha dalla sua oltre gli scenari da favola anche il fatto non da poco di svolgersi in zone protette dal punto di vista naturalistico. La partenza è situata nella località Campo di Sotto vicino al trampolino olimpico, si raggiunge Cortina e poi Fiames con comoda e divertente ciclabile sul percorso dell' antica ferrovia Calalzo-Dobbiaco. Ci aspetta adesso uno dei tratti più belli e divertenti di tutto il giro, d’estate la piana del lago di Senes è un bellissimo prato verde e adesso è meravigliosamente bianca. Comunque il destino mi rema contro, si doveva essere in tre, ma il 1° l'ho perso stamattina,( ma sta bene, bella iniziativa, ma vedo che hai già un friulano e poi il bere non basta. Salita dura fino al rifugio Sennes, poi discesa su forestale fino al Pederù, risalita fino al Fanes e al passo Limo e lunga discesa fino al parcheggio. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. Come al solito mi piace condividere e annuncio che sarà un giro di quelli speciali. Probabilmente ci incroceremo allora, una parte del nostro percorso coincide... Qualcuno sa se i rifugi sono ancora aperti? Dopo quella prima volta, in questi anni da quelle parti sono passato tante volte, ma sempre con varianti al giro classico, perché il percorso è sicuramente bello, ma a me piacciono i sentieri, e li di sentieri praticamente non ce ne sono, solo forestali. Gli sfondi continuano a cambiare molto rapidamente. https://www.sentres.com/it/sentieri-mountain-bike/alla-croda-da-lago. Cominciamo ad abbassarci di quota e a entrare nel bel bosco di pini cembri, con sullo sfondo il Sasso della Croce. Panorami e foto come sempre spettacolari! Le imponenti Crode Ciamin ci ricordano ancora una volta quanto il piccolo uomo debba portare rispetto per la montagna. Giornata stupenda, percorso asciuttissimo, praticamente deserto o quasi, 8-9 ciclisti a parte uno, tutti elettrificati, 3 Giant, 5 Trek ( comprese le nostre ) 1 Haibike, 2 Levo. Eccoci finalmente sul punto più alto del percorso e, visto che da qui c’è solo discesa, alla fine delle nostre fatiche (o almeno cosi crediamo)! TOUR OF THE 5 HUTS THE MTB BROTHER A superclassic, which never sets. Udite udite, la batteria è bastata a tutti e due, arrivati con l'ultima tacca. Ci troviamo alle 8.30 e con un po’ di ritardo, poco prima delle 9 siamo pronti a partire. : il chilometraggio presente sul profilo altimetrico è più corto perchè si riferisce ad un'altra traccia che io ho allungato partendo/tornando da Campo di Sotto. Con neve troppo fresca o troppo marcia bisognerà spingere per troppe ore. Informarsi presso i rifugi Sennes, Pederù e Fanes se le strade sono battute. Peso di entrambi bordati 82 kg. Ecco laggiù il rifugio Pederù, la parte più “civilizzata” dell’intero giro, è ormai mezzogiorno e ci fermiamo al sole per gustare le specialità tipiche della zona. Abbiamo perso molto tempo spingendo le bici, i nostri piedi sono completamente bagnati, ormai il sole è calato e la temperatura sta scendendo rapidamente, ma ci godiamo questa lunghissima discesa nel bosco sulla stretta scia battuta finche arriviamo a ponte Outo, un vero spettacolo naturale con il suo altissimo orrido. Avevamo cmq con noi la seconda. Comincia la discesa e comincia lo spettacolo! . Stai usando un browser molto obsoleto. PRIVACY Partiti dal piazzale parcheggio sterrato dove parte anche la salita per il rifugio Ra Stua. MERCATINO N.B. Nessuno forse aveva già fatto il giro intero sulla neve, anche perché bisogna aspettare le condizioni giuste, con neve battuta dal passaggio dei numerosi escursionisti e ciaspolatori. Eccoci finalmente al rifugio Sennes a 2126 metri, finora è stata tutta salita e ci concediamo un cappuccino, oltre a cambiarci le maglie sudate, visto che annuncio agli amici che da qui sarà tutta discesa fino al rifugio Pederù. con dislivello di 1500 m. e medio grado di difficoltà. Eccoci ai 2060 metri del rifugio Fanes, manca poco ormai per arrivare al punto più alto e un caffè o una birra sono d’obbligo! Più ci alziamo e più il campo visivo si allarga verso il bellissimo anfiteatro naturale del Sasso della Croce, da questa parte formato da docili prati innevati, mentre dalla parte opposta le rocce cadono a picco sulla val Badia. Bene, la salita al passo Posporcora però la devi fare tutta in sella altrimenti non vale. al rif. Questa è una delle caratteristiche di questo magnifico giro, dietro ad ogni curva un panorama differente. Preparo zaino e bici e tutti a nanna. Giro dei 5 Rifugi con varianti: Uno dei giri più spettacolari che si possano fare nel nostro arco alpino. Abbiamo deciso di fare tutto il percorso in funzione e-mtb con la speranza di riuscire con una batteria, come da link 33 km. La prima parte riusciamo a pedalarla, poi la pendenza e specialmente la neve che comincia a mollare, nonostante siano solo le 10, ci obbligano a spingere. COOKIE POLICY +. LEGAL, Mountain bike magazine: news, test, gare, mercatino, foto, video e molto altro ancora legato al mondo della bici fuoristrada. 33 km e 1500 metri di dislivello e panorami a dir poco fantastici.
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